Rosaria: La valigia del caffè

Creta, settembre 2002 …

Arrivammo all’aeroporto di Heraklion alle 23, dopo un lunghissimo ritardo… sul nastro dei bagagli trovammo tutte le valigie (allora riuscivo a viaggiare in “comitiva”, eravamo addirittura in 6!!), tranne la mia. “Speriamo che arrivi domani…”, “Sicuramente te la consegneranno al più presto…”Interpretai la grande delusione del gruppo come una prova di amicizia, di solidarietà, di empatia…

Quando, dopo tanto trambusto, riuscimmo ad arrivare al villaggio turistico (addormentato e pressocché vuoto) e a trovare, nel buio, la chiave dei nostri bungalows, ripensai alle frasi dei miei amici, alla loro vicinanza e alla condivisione del mio disagio.
Carlo però rimaneva particolarmente silenzioso, cercava di cambiare discorso e sembrava distante dalle mie preoccupazioni.
Volete sapere perché?
Quando gli chiesi: “Se po’ sape’ cche tiene?”, capii tutto: il “disappunto” dei miei “CARI AMICI”, Antonella, Giuseppe, Enzo e Mimmo era dovuto al fatto che il mio amato maritino li aveva messi al corrente che, nella valigia, c’era pure la MACCHINETTA DEL CAFFE’.
La mia vendetta?
Il giorno seguente, la valigia arrivò direttamente al villaggio e, quando i “quattro” lo seppero, il sorriso illuminò i loro volti ma … bevvero il mio caffè solo dopo due giorni e per intercessione di Carlo!!!