Alfonsina De Filippis Cheli: la mia valigia sono io

La mia valigia sono io. Contengo in me tutto il necessario per il mio viaggio. Nel tempo è diventata un po’ pesante, ingombrante, ma non potrei alleggerirla di nulla. Dentro c’è l’occorrente per affrontare qualunque cammino, che sia sotto il sole cocente delle passioni o dentro la nebbia fitta delle mie paure e incertezze, in lei c’è sempre quel che serve per non perdermi , per ritrovare la strada, per rialzarmi e procedere o per fermarmi a riposare. In gioventù l’avevo organizzata per scomparti, una custodia per i ricordi, una tasca per i sogni, uno scomparto per le paure, uno per i desideri. Ora, quando ne guardo il contenuto, ritrovo pezzetti di vissuto un po’ sparpagliati che si agitano e sgomitano, si librano senza un ordine, mi invadono e mi conquistano, prendono il volo e mi stupiscono , mi toccano e mi pungono.

Tra immagini e suoni , voci , sorrisi persi, risate godute, battaglie mai vinte, conquiste e gioie, delusioni e sorprese, sospiro e sorrido, mi lascio invadere e cedo. La mia valigia è il mio cuore, un po’ malandato, ma mai veramente sconfitto. Posso andare ovunque, porto con me tutto il mio mondo, i miei amori, i miei ricordi, il mio passato, il mio presente e quel minuscolo cielo che è ormai il mio futuro. E’ un mondo colorato, pieni di profumi antichi e fruttati, di sguardi ormai lontani, di carezze ricevute e donate, di sorrisi regalati, di abbracci ormai irripetibili, un caleidoscopio di mille colori. Apro spesso questa valigia ormai segnata dal tempo, mi piace ciò che contiene, quello che ancora sa dirmi. Amo prendermene cura nei lunghi pomeriggi oziosi o nelle notti in cui pare non trovi pace…sciolgo le trame dei ricordi, accarezzo i miei cari perduti e quelli lontani, intreccio le mie speranze, rispolvero sogni ormai antichi, risveglio speranze che pensavo perdute . Pesa la mia valigia e a volte, sotto il suo peso, arranco, mi piego, affanno, rallento il mio passo….eppure l’amo, è mia perchè sono io, imperfetta , insolente , incerta…ma ricca, tanto ricca. La apro, ne guardo il contenuto e so di non aver vissuto invano. Bella, pesante e piena…la mia valigia!